La riforma del 2014 della disciplina degli aiuti di Stato ha ampliato notevolmente le possibilità di incentivare gli investimenti nel capitale di rischio delle giovani PMI mediante strumenti di condivisione del rischio tra pubblico e privato (“risk sharing”), Continua a leggere “Venture capital ed aiuti di Stato per il finanziamento al rischio”
Tag: fondi europei
Consultazione preliminare di mercato
Molto diffuse in Europa ma affatto in Italia, i “market testing” sono uno strumento indispensabile per calibrare bene le politiche pubbliche, capire fino a dove si possono spingere gli obiettivi di interesse pubblico, individuare le modalità meno conflittuali con gli interessi privati e gli standard di mercato e, più, in generale, preparare il terreno per una ampia ed efficace partecipazione degli operatori di mercato alle gare vere e proprie.
Con questo documento di consultazione (mai utilizzato) si voleva verificare quanto i fondi di venture capital sarebbero stati disponibili ad investire, oltre che nel capitale delle imprese, in infrastrutture abilitanti per un più robusto ecosistema innovativo, in primo luogo in acceleratori ed incubatori ed in secondo luogo, con ancora maggiore ambizione, in infrastrutture di ricerca (secondo il modello dello science park).
Il Rinascimento e la commenda
Il Rinascimento è ricordato soprattutto per gli spettacolari progressi culturali sorti in Italia con la riscoperta della cultura greca e romana. Come ci ha insegnato l’ottimo storico Carlo Marx, Continua a leggere “Il Rinascimento e la commenda”
Premessa (“Perché non sappiamo prendere i fondi europei”)
Questo scritto è rivolto a chi ritiene che le politiche pubbliche siano importanti per il futuro dei nostri figli e che una pubblica amministrazione ben funzionante sia l’infrastruttura fondamentale per la competitività e lo sviluppo di una comunità. Continua a leggere “Premessa (“Perché non sappiamo prendere i fondi europei”)”
1. Errare è umano ma perseverare è diabolico (da “Perché non sappiamo prendere i fondi europei”)
L’Italia dovrebbe essere contribuente netto del bilancio dell’Unione Europea per 3,7 miliardi l’anno: ogni anno versa circa 15,7 miliardi e dovrebbe incassare 12 miliardi di cd. “Fondi Strutturali”. Nel periodo 2007-2013 però abbiamo incassato solo 10,2 miliardi l’anno, Continua a leggere “1. Errare è umano ma perseverare è diabolico (da “Perché non sappiamo prendere i fondi europei”)”
Perché non sappiamo prendere (errata “spendere”) i fondi europei
Questo scritto è rivolto a chi ritiene che le politiche pubbliche siano importanti per il futuro dei nostri figli e che una pubblica amministrazione ben funzionante sia l’infrastruttura fondamentale per la competitività e lo sviluppo di una comunità…
La nostra macchina politica ed amministrativa è stata disegnata nel dopoguerra e si è adattata in un epoca di robusta crescita quando una certa inefficienza ed inefficacia della spesa pubblica era tollerabile, come ora nei paesi in fase di deciso sviluppo… Continua a leggere “Perché non sappiamo prendere (errata “spendere”) i fondi europei”
2. Tempi tiranni (da “Perché non sappiamo prendere i fondi europei”)
La nostra politica e la nostra pubblica amministrazione non sono abituate a gestire degli stanziamenti di risorse pubbliche che dopo una certa scadenza non ci sono più. Solo i Fondi Strutturali hanno una scadenza Continua a leggere “2. Tempi tiranni (da “Perché non sappiamo prendere i fondi europei”)”
3. Tempi irritanti (da “Perché non sappiamo prendere i fondi europei”)
Per effetto delle scadenze intermedie e finali “degli assegni del bilancio europeo firmati con l’inchiostro simpatico”, la prudenza imporrebbe di non spendere i fondi europei per “cose” le cui fatture quietanzate rischino di arrivare 3 o 5 anni dopo la decisione di comprarle. Continua a leggere “3. Tempi irritanti (da “Perché non sappiamo prendere i fondi europei”)”
4. Incartarsi (da “Perché non sappiamo prendere i fondi europei”)
I Fondi Strutturali sono gestiti sulla base di un cd. “Accordo di Parternariato” tra Italia ed Europa e di 74 cd. “Programmi Operativi” (cd. PO) tra Europa e Regioni ed alcuni Ministeri.
L’Accordo di Partenariato per il 2014-2020, che l’Europa inizialmente voleva chiamare “contratto”, consta di 904 pagine Continua a leggere “4. Incartarsi (da “Perché non sappiamo prendere i fondi europei”)”
5. La SPECTRE (da “Perché non sappiamo prendere i fondi europei”)
I regolamenti comunitari sui Fondi Strutturali prevedono che ogni PO abbia un Autorità di Gestione (AdG), una Autorità di Certificazione (AdC), una Autorità di Audit o di Controllo (AdA), un Comitato di Sorveglianza ed un Tavolo di Parternariato. Non ci sono per fortuna 242 Autorità (3 Autorità per gli 81 PO), Continua a leggere “5. La SPECTRE (da “Perché non sappiamo prendere i fondi europei”)”