Venture capital ed aiuti di Stato per il finanziamento al rischio

La riforma del 2014 della disciplina degli aiuti di Stato ha ampliato notevolmente le possibilità di incentivare gli investimenti nel capitale di rischio delle giovani PMI mediante strumenti di condivisione del rischio tra pubblico e privato (“risk sharing”), Continua a leggere “Venture capital ed aiuti di Stato per il finanziamento al rischio”

Fraunhofer italiane

Le Fraunhofer tedesche sono considerate uno degli strumenti di politica economica più efficaci in Europa, per favorire in particolare la continua innovazione tecnologica delle imprese. Continua a leggere “Fraunhofer italiane”

Il Rinascimento e la commenda

Il Rinascimento è ricordato soprattutto per gli spettacolari progressi culturali sorti in Italia con la riscoperta della cultura greca e romana. Come ci ha insegnato l’ottimo storico Carlo Marx, Continua a leggere “Il Rinascimento e la commenda”

Su nuovi “attrezzi” per una politica industriale per il settore audiovisivo

Gli aiuti di Stato alle opere audiovisive hanno finalità culturali e non di sviluppo economico, ciò li rende difficilmente compatibili con gli obiettivi di una politica settoriale e territorialmente definita…

Politica industriale per il settore del Cinema

Sulle politiche pubbliche per favorire l’innovazione del sistema del credito

L’unione bancaria, le regole della vigilanza prudenziale e le dimensioni del debito pubblico italiano, impongono più severità, anche in presenza di liquidità abbondante, nell’assunzione dei rischi da parte del sistema del credito regolamentato. Allo stesso tempo i fattori della competitività delle imprese si concentrano sempre più sugli input immateriali della produzione (knowledge-base o intangibile asset) piuttosto che sulla accumulazione di asset materiali, ben più valorizzabili come collaterale per ridurre il rischio di credito…

Contabilizzazione degli strumenti finanziari: approfittare della flessibilità comunitaria già esistente per rilanciare gli investimenti

Il trattamento contabile nei conti pubblici delle attività finanziarie non risulta un argomento approfondito, almeno in Italia. D’altra parte tutti gli Stati dell’Unione Europea hanno più debiti che attività finanziarie e queste ultime sono di entità relativamente trascurabile. Solo chi si occupa di Fondi Strutturali e di Investimento Europei (“SIE”), probabilmente, ha affrontato questo argomento

I nuovi aiuti di Stato 2014-2020: tra “incentive to invest” e tutela della concorrenza, un Europa un po’ più americana?

FASI.biz, luglio 2014

Le Istituzioni europee sono nate per sviluppare un mercato interno comune in un’epoca dove l’economia era molto meno globalizzata dell’attuale. Non c’è quindi da meravigliarsi che le istituzioni, le persone che le costituiscono e la cultura che esprimono, si siano evolute in una sorta di “corpo di polizia” impegnata soprattutto nel verificare che gli Stati membri non favoriscano le proprie imprese a discapito delle altre.

La debole crescita dell’Europa e competitor internazionali molto più pragmatici nell’applicare i paradigmi  liberisti (BRICS ma anche gli U.S.A. che quando si è trattato di salvare il settore finanziario e automobilistico se né sono infischiati del loro iperliberismo), richiedono una revisione della missione delle Istituzioni Europee Continua a leggere “I nuovi aiuti di Stato 2014-2020: tra “incentive to invest” e tutela della concorrenza, un Europa un po’ più americana?”

L’innovazione nelle imprese: finanziamenti “strutturali” e “competitivi”

Presentazione conferenza APRE

La spesa R&S è correlata allo sviluppo economico tanto più si ragiona in termini di area vasta e di lungo termine, come è giusto facciano le Istituzioni europee e, in una posizione intermedia, le Istituzioni nazionali.
Le autorità regionali, secondo il principio della sussidiarietà verticale, sono ovviamente più interessate all’innovazione le cui ricadute economiche concrete sono più immediate e concentrate territorialmente.